Articolo creato il: 6 Aprile 2020
Aggiornato il: 26 Marzo, 2022
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Vogliamo parlarvi nuovamente di Zoom, ne abbiamo scritto recentemente dove abbiamo raccontato alcuni dei suoi problemi recenti (e non) con la privacy. Nel frattempo però sono uscite parecchie notizie (ringraziamo, tra gli altri, gli amici di Etica Digitale sempre sul pezzo). Siamo quindi piuttosto certi, o almeno lo speriamo, che molti di voi si stanno chiedendo: “ok, ne ho abbastanza. Quale alternativa a Zoom?“
Se non sapete di cosa stiamo parlando è bene che continuiate a leggere allora. Intanto potreste essere interessanti al nostro riassunto del 30 marzo, dove si era appena scoperto che Zoom condivideva (ora non più) i nostri dati con Facebook. Senza accennarlo nella loro privacy policy!
Quale alternativa a Zoom?
Nel frattempo sono successe un po’ di cose e vi parleremo di Zoombombing, di SpaceX, di crittografia e di Cina.
La prima notizia parla di Elon Musk. SpaceX infatti è l’azienda aerospaziale voluta e costruita dall’imprenditore sudafricano agli inizi del 2000. Bene, secondo Reuters Elon Musk avrebbe completamente vietato ai suoi dipendenti l’utilizzo di Zoom per via dei suoi reiterati problemi con la privacy e sulla sicurezza.
Perché oltre alla privacy parliamo anche di sicurezza? Qui entra in gioco la seconda notizia. Secondo un rapporto della Citizen Lab (University of Toronto), la crittografia end-to-endÈ l’unico modo certo per essere sicuri che i messaggi non li possa leggere nessuno a parte voi e la persona a cui li avete mandati. Spiegazione lunga: guida su Libreadvice. utilizzata da Zoom avrebbe parecchie lacune. Non sarebbe sicura e, non da meno, alcune chiavi di sicurezza dei meeting venivano generate anche in Cina, non propriamente conosciuta per essere patria dei diritti civili. Successivamente l’azienda ha dichiarato che le chiavi generate in Cina erano un errore. Insomma, prima Facebook ed ora la Cina. Quante distrazioni!
Se vi interessa approffondire questa notizia potete leggere l’articolo su The Intercept.
Lo Zoombombing
Ultimo, ma forse non per importanza, è lo Zoombombing. In pratica è l’intromissione, sempre più frequente, di gente esterna e non invitata, durante le videochiamate e le videoconferenze fatte con Zoom. Queste intrusioni sono così frequenti che è stato per l’appunto coniato addirittura il termine Zoombombing.
Insomma gli elementi per chiedersi: quale alternativa a Zoom? Ci sono davvero tutti. E noi vi proponiamo Jitsi! È una applicazione open sourceSignifica che il codice sorgente è accessibile a tutti e chiunque può vedere cosa c’è dentro. Leggi anche Software Libero Leggi e gratuita che potete utilizzare in diversi modi e che sostituisce egregiamente Zoom. Vi elenchiamo alcuni metodi per utilizzarlo:
Jitsi Meet
Sito ufficiale di Jitsi, potete fare tutte le videochiamate che volete utilizzando gratuitamente i server di 8×8. I loro server, però, sono negli Stati Uniti, Canada ed Australia e questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno (sono tutti paesi 5 eyes). Trovate su LibreAdvice una guida per per il suo utilizzo.
Io resto A Casa .work
Sito che nasce sull’onda del #iorestoacasa e dell’emergenza sanitaria Covid-19. Chiunque può mettere a disposizione un server con installato Jitsi. E chiunque può utilizzarlo gratuitamente per le sue videochiamate. I server quindi sono gestiti autonomamente da persone che hanno deciso di aiutare gli altri.
Consortium GARR
Esistono anche i server italiani di Consortium GARR con eduMeet e Jitsi. Molto consigliati, veloci, gratuiti e decisamente affidabili.
Calyx Meet
Oltre ai sopra citati potete provare anche i server messi a disposizione da CalyxOS.
Together Brave
Segnaliamo un’iniziativa interessante del browserUltimamente, con Google che fa di tutto e di più, c’è un po’ di confusione. Il browser è il programma che utilizzate per navigare su internet. Può essere Google Chrome, Firefox, Brave, Edge, Safari, DuckDuckGo Browser e via dicendo. Il motore di ricerca è un’altra cosa. Brave. Le videoconferenze private, 100% open source (viene utilizzato Jitsi) e completamente gratuite. Nessuna registrazione è richiesta, tuttavia è necessario utilizzare Brave Browser per accedere alla videochiamata oppure avere Jitsi sul proprio smartphone.
Infomaniak Meet
Infomaniak è il primo hostingSignifica “ospitare”, quindi è dove è possibile alloggiare server, siti web ed applicazioni. web in Svizzera. È un’azienda green con una importante visione etica. I suoi server sono tutti localizzati in Svizzera. Hanno deciso di creare un’app chiamata Infomaniak Meet, che utilizza il codice sorgenteÈ lo scheletro del programma. È il testo del programma scritto in un linguaggio di programmazione qualunque. Per questo è importante che sia libero ed accessibile a tutti: perché tutti possano controllare cosa c’è scritto dentro. Vorreste abitare in una casa dove l’architetto non vi ha fatto vedere il progetto (e non vuole farlo vedere a nessuno!) ma vi ha detto soltanto: “fidati, so quel che faccio”? Leggi di Jitsi, e di mettere a disposizione gratuitamente i loro server svizzeri per questa quarantena. Un buon compromesso per chi vuole privacy e la sicurezza di un hosting europeo davvero affidabile.
Telegram
Telegram come il prezzemolo, lo si può mettere dappertutto. Sappiamo già infatti che non è una semplice applicazione di messaggistica ma un valido sostituto anche di social network e, perché no, di videochiamate di gruppo. Grazie ai suoi nuovi e costanti aggiornamenti infatti Telegram permette videochiamate di gruppo e anche le interessanti Chat vocali.
A differenza di Jitsi però richiede una registrazione con numero di telefono e dunque è una scelta più invasiva rispetto a quelle precedenti.
Briefing
Questa è un’alternativa recente che ci avete suggerito 1. Non vengono utilizzati server di appoggio ma si svolge tutto peer-to-peer, cioè appunto senza la necessità di utilizzare server esterni. È open source 2 e sembra funzionare bene. Non c’è bisogno di scaricare nessuna applicazione: funziona tutto su browser.
Self-hosting
Jitsi è open source, chiunque può quindi installarlo su un server e metterlo a disposizione di tutti o per sé stesso.
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