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Recentemente è successa una cosa che non sappiamo bene in quale parte del cuore registrare. La sensazione che abbiamo avuto è infatti un misto tra divertimento ed inquietudine. Perché diciamo tutto questo e perché senza Facebook si rompono un sacco di app? Perché è esattamente questo quello che è successo qualche giorno fa, il 7 maggio.
Piccola spiegazione dell’accaduto: Facebook ha effettuato un aggiornamento della loro applicazione per sviluppatori. Tecnicamente si chiama SDK.
È, in breve, il modo per inserire Facebook all’interno delle proprie app. È successa però una cosa imprevedibile. Qualcosa è andato storto durante l’aggiornamento e tantissime applicazioni sugli iPhone hanno smesso di funzionare!
Ad un certo punto della giornata numerose applicazioni, che teoricamente non c’entrano nulla con Facebook, hanno infatti iniziato a bloccarsi e a diventare inutilizzabili. Parliamo di app importanti come Spotify, Venmo, Tinder, TikTok, Pinterest e molte altre. Questa è un po’ la parte divertente perché c’è dell’ironia nel fatto che la propria app non funzioni più perché Facebook ha commesso un errore. È abbastanza assurdo dipendere in questo modo da un social network.
Senza Facebook si rompono un sacco di app
Dopo però viene un po’ l’inquietudine di cui parlavamo prima. Perché leggendo la notizia si scopre che avevano problemi anche gli utenti che non erano connessi a Facebook, che non avevano nemmeno Facebook installato e che magari nemmeno hanno mai avuto un account Facebook! Questo accade perché, come abbiamo già scoperto poco tempo fa, Facebook ti segue davvero ovunque!
Moltissime persone infatti sono totalmente all’oscuro del fatto che i traccianti di Facebook sono presenti in tantissime app, ed è proprio per questo che noi vi abbiamo parlato del bellissimo progetto ClassyShark3xodus. Per scoprire voi stessi, in totale autonomia e in maniera davvero semplice, quale applicazione vende i nostri dati a Facebook! E magari decidere di smettere di utilizzarla proprio per questo motivo.
Oppure, perché no, scrivere agli autori che non siete d’accordo con questa scelta. Noi ad esempio lo abbiamo fatto con l’applicazione dell’INPS che includeva i traccianti di Google. E dopo la nostra segnalazione li hanno tolti!
Tanti, troppi traccianti
Vi sembra normale che, ad esempio, Spotify chieda il permesso a Facebook prima di poter funzionare altrimenti si blocca tutto? Per chi ne fosse interessato c’è un lungo thread su GitHub su questo argomento con sviluppatori con le mani nei capelli perché non riescono in nessun modo ad aggirare questo problema. La citazione qui sotto dice davvero tutto.
Le nostre proposte sono:
- Utilizzare Frost al posto dell’applicazione ufficiale di Facebook.
- Social network alternativi a Facebook
- Blokada, non è ancora pronto il nostro articolo ma potete provarla in autonomia per bloccare pubblicità e traccianti
- DNS che bloccano traccianti e pubblicità
- ClassyShark3xodus per scoprire cosa contengono davvero le applicazioni
- Inoltre, guardate quanta spazzatura virtuale producono giornalmente Google e Facebook
Se volete approfondire la notizia trovate maggiori informazioni su The Verge e su Ars Technica.
Non sai l’inglese? Utilizza l’estensione di Mate Translate per tradurre l’intera pagina! Ne parliamo nel nostro articolo sulle alternative a Google Translate.
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