Articolo creato il: 15 Luglio 2020

100 mila volti

L'ultimo aggiornamento di questo post è di 3 anni fa

Abbiamo preparato per voi un articolo pieno di link interessanti, quindi mettete il cellulare in modalità Peace of Mind+ e iniziamo.
Partiamo dalla tragedia del Covid-19 che ha travolto il mondo intero e ucciso, fino ad oggi, oltre 100.000 americani in pochissimo tempo. Per comprendere meglio l’enormità di un numero simile e per stimolare l’empatia qualcuno ha voluto mettere 100 mila volti uno di fianco l’altro. Potete vedere il progetto a questo indirizzo: 100,000 faces (nel frattempo purtroppo diventate 200mila). Anche il New York Times, a modo suo, ha fatto qualcosa di simile.

100 mila volti

Una realizzazione di indubbia efficacia, riuscire a dare un volto ai numeri non è sempre facile. La cosa incredibile di questo progetto, inoltre, è che questi 100 mila volti non esistono. Sono state tutte create da un computer, da una intelligenza artificiale. Qui è spiegato bene il processo per la creazione di questo memoriale virtuale. Comprendere numeri così grandi infatti non è semplice per la mente umana, l’avevamo già visto quando abbiamo parlato delle ricchezze di Jeff Bezos.

Infatti è proprio questo l’argomento che vorremmo approfondire, alcuni progetti davvero molto interessanti che funzionano grazie alla rete neurale artificiale.

100 mila volti ed oltre

Un esempio l’abbiamo appena letto e riprende il progetto This Person Does Not Exist. In questo sito infatti verrà mostrato il viso di una persona che non esiste e che non è mai esistita. È un viso generato automaticamente grazie ad una rete generativa avversaria. Vi basterà fare un reload della pagina per poterne vedere un altro. A dir poco incredibile e se associato a Fake the World rende il tutto anche un po’ inquietante!

Se la cosa vi ha meravigliato sappiate che nello stesso progetto esiste anche This Artwork Does Not Exists, ovvero opere d’arti create da un’intelligenza artificiale. Esistono anche gattini generati artificialmente: This Cat Does Not Exists. Sempre con lo stesso identico metodo esiste anche This Horse Does Not Exists.

Nonostante questo sia il progetto più famoso ne esiste anche un altro altrettanto notevole che si chiama Not A Real Human. Funziona leggermente peggio del precedente ma è comunque un’esperienza incredibile. Anche in questo caso ne esiste una versione per gatti chiamata Not A Real Cat.

La fine del giornalismo?

Andiamo oltre, perché grazie all’intelligenza artificiale non è possibile soltanto creare visi umani incredibilmente realistici. Ad esempio volete forse leggere un articolo scritto non da un essere umano ma da un computer? Fino a poco tempo fa esisteva il progetto This Article Does Not Exists. Ogni 30 minuti l’applicazione prendeva i titoli trovati su Reddit e su Hacker News e creava da zero un vero e proprio articolo. Adesso purtroppo andando su quel dominio il progetto sembra non esistere più ma ci sono ancora molte copie su archive.org.

Sempre a proposito di giornalismo e di parole vi proponiamo This Word Does Not Exists dove un algoritmo di apprendimento automatico vi mostrerà ad ogni reload della pagina una parola inventata (in inglese, ovviamente). Un esperimento davvero curioso ed interessante! Chissà come sarebbe una sua versione in italiano.

Il futuro della musica?

Se invece siete appassionati di musica vi segnaliamo l’esistenza di Jukebox! Una rete neurale che genera musica e testi musicali. Potete sentire tutte le musiche create da una intelligenza artificiale su Jukebox Sample Explorer.

Questi esperimenti stanno diventando sempre più importanti e funzionano sempre meglio tanto che Google è riuscita a creare una intelligenza artificiale in grado di battere un umano a Quake 3 durante una partita “Capture the flag” (il classico “ruba-bandiera” che vediamo spesso nei sparatutto in prima persona). E recentemente sembra che una IA sia riuscita a ricostruire la tecnica di pittura degli artisti più famosi (qui il video). Andremo così oltre che una canzone scritta da una intelligenza artificiale vincerà anche l’Eurovision?

Ricostruzione di visi umani da schizzi fatti a mano

Vi lasciamo con un’immagine dove, a quanto pare, un algoritmo è riuscito a ricostruire visi umani incredibilmente realistici partendo da semplici schizzi fatti a mano. Purtroppo non abbiamo trovato nessun riferimento a questo oltre a questo topic su Reddit dunque non possiamo confermarlo con certezza!

Aggiornamento 14 settembre 2021

Abbiamo trovato un altro progetto molto simpatico che riguarda l’intelligenza artificiale. Vignette del The New Yorker create da una macchina. Clicca qui per vederne qualcuna e per leggere l’interessante articolo.

Non sai l’inglese? Utilizza l’estensione di Mate Translate per tradurre l’intera pagina! Ne parliamo nel nostro articolo sulle alternative a Google Translate.

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Di skariko

Autore ed amministratore del progetto web Le Alternative