Articolo creato il: 11 Febbraio 2021
Aggiornato il: 18 Marzo, 2022
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Prendiamo spunto da una bellissima infografica creata dal sempre ottimo sito Visual Capitalist. Il loro sito ci piace particolarmente perché riescono sempre a dimostrare graficamente alcune cose altrimenti difficili da comprendere del tutto. Con l’esempio di oggi infatti riescono a far capire immediatamente quanto sia immenso il potere tentacolare di Google su internet. Quali sono i siti più visitati?
Quali sono i siti più visitati?
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Se non sapessimo tutto quello che sappiamo su Google e compagnia forse non ci vedremmo nemmeno niente di male in tutto questo. Nel momento in cui però scopriamo quanto Google sia tentacolare 1 e quanti dati raccoglie su di noi 2 la cosa inizia a diventare leggermente più inquietante, non trovate?
Google e gli altri
Il predominio di Google è impressionante anche se confrontato ad altre Big Tech come Facebook e Amazon. Il traffico dei dati generati da Google è, secondo questa infografica, superiore a tutto quello generato da Facebook, Amazon, Microsoft, Pornhub, eBay, Twitter, Zoom, Reddit, Netflix, Yahoo e Wikipedia.
Lo chiediamo con la massima semplicità: è normale e rassicurante che l’azienda più visitata di internet abbia come quasi unica fonte di guadagno la pubblicità? E che le sue pubblicità non siano anonime ma frutto di dati aggregati e di profilazione sulla nostra vita quotidiana?
Di recente forse avete sentito parlare di Google e della sua privacy sandbox per tutelare la nostra privacy. Building a privacy-first future for web advertising, dicono. Purtroppo è uno slogan davvero poco credibile in quanto sappiamo che Google ha riempito il web di traccianti. Prima o poi cercheremo di fare un articolo riassuntivo anche su questo, per ora vi consigliamo di leggere questo approfondimento della Electronic Frontier Foundation.
Quali sono i siti più visitati? L’analisi di The Markup
Secondo questa analisi di The Markup, effettuata a settembre 2020, vediamo che grazie al loro tool Blacklight hanno scoperto molte cose interessanti:
- Il 74% dei siti analizzati usa qualche tecnologia di Google per il tracciamento degli utenti.
- Il 50% utilizza Google Analytics con la funzione remarketing.
- Il 6% utilizza il fingerprinting per non perdere mai di vista il bersaglio (il browserUltimamente, con Google che fa di tutto e di più, c’è un po’ di confusione. Il browser è il programma che utilizzate per navigare su internet. Può essere Google Chrome, Firefox, Brave, Edge, Safari, DuckDuckGo Browser e via dicendo. Il motore di ricerca è un’altra cosa. Brave, se vi interessa, ha il blocco del fingerprintingÈ la nostra impronta digitale virtuale. Ogni computer ed ogni smartphone ne lascia una e proprio come le impronte digitali con questa si può riconoscere un computer in mezzo a milioni. integrato).
Ora ci dicono che la pubblicità online va rivista, ma devono sempre essere loro a dettare le regole, ovviamente.
E con Facebook non va certo molto meglio
- Il 33% dei siti analizzati usa tecnologie di Facebook per tracciare gli utenti.
- Il 30% utilizza il famoso pixel di tracciamento di Facebook.
Non aggiungiamo altro perché pensiamo che questi numeri parlino da soli.
Aiutateci a rendere il web un posto migliore chiedendo agli sviluppatori di non utilizzare sempre e solo le tecnologie di queste Big Tech perché sappiamo che esistono alternative. Ad esempio meno Google Analytics e più Matomo per iniziare.
Quello che vogliamo spiegarvi con il progetto LeAlternative, infatti, è che tutto questo non è necessario né obbligatorio e, secondo noi, nemmeno giusto.
Fin quando le cose non miglioreranno difendetevi utilizzando strumenti come Brave o Firefox per navigare (o Bromite su Android) e siti come Exodus Privacy e Blacklight per scoprire chi ha scambiato i vostri dati e la vostra privacy per una gallina dalle uova d’oro.
- Prodotti Google su Wikipedia[↩]
- Are you ready? Here is all the data Facebook and Google have on you[↩]
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