Brave browser è sicuro?

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Brave browser è sicuro?

L'ultimo aggiornamento di questo post è di 8 mesi fa

Torniamo a parlare di Browser per desktop, dopo avervi raccontato e spiegato perché usare Firefox è arrivata l’ora di parlarvi un po’ di Brave. I prossimi articoli saranno invece dedicati a Vivaldi, a Tor Browser, a Midori e molti altri. Questi articoli, vi ricordiamo, sono dedicati ai Browser per desktop. La lista delle alternative per Android e iOS la trovate qui. Di Brave ne abbiamo già accennato in passato quando qualcuno ha un po’ esagerato il presunto scandalo che poi scandalo non era. Dunque ci chiediamo: Brave Browser è sicuro?

Ci sembra doveroso fare qualche premessa per chi è nuovo e per chi è capitato qui per caso. Non vogliamo mai dare nulla per scontato.
Il Browser è quel programma che vi permette di navigare su internet, quello che la nonna generalmente chiama “Apri Google“. Quasi tutti, infatti, ormai utilizzano Google Chrome e danno per scontato che quello sia internet. Nella lunga guerra dei Browser però sono rimasti solo in tre, che per semplicità vi divideremo in questo modo anche se non è del tutto tecnicamente corretto: Chromium, Firefox e Safari.

PER CHI VA DI FRETTA:

  • Brave è molto simile a Google Chrome ma rispetta di default la privacy grazie anche ad un blocco delle pubblicità integrato. Con le impostazioni di base la protegge meglio di qualunque altro Browser.
  • Attivando Brave Rewards è possibile fare donazioni a siti web e ai creatori, ovvero tutti i profili Twitter e Reddit ad esempio, senza usare il proprio denaro. Potete infatti girare direttamente gli introiti della pubblicità che vedete grazie alla criptovaluta BAT creata da Brave.
  • Il progetto rischia di avere qualche problema in futuro per via del Manifest v3 di Chromium e per le politiche di Apple. Aggiornamento: essendo lo scudo di Brave incluso nel codice il Manifest v3 potrebbe non toccarlo 1.

Brave è la migliore alternativa simile a Google Chrome

Quasi tutti i Browser che conoscete si basano su Chromium, tra cui anche Microsoft Edge ed Opera, che è un progetto Open source 2 di Google dal quale deriva Google Chrome. Poi c’è Firefox dal quale deriva ad esempio Tor Browser ed infine c’è il Browser di Apple, Safari.

Terminata la premessa vi diciamo che secondo noi Brave è la migliore alternativa simile a Chrome che potete trovare su desktop. Così come Chrome, infatti, anche Brave si basa sul progetto Open source Chromium del quale è un cosiddetto Fork. Assomiglia dunque molto a Google Chrome e può essere quindi per molti un passaggio meno drastico rispetto a Firefox. Le impostazioni di default di Brave proteggono la privacy meglio di qualunque altro Browser lasciando pressoché intatta la navigazione sui siti. Brave utilizza infatti degli algoritmi e delle tecniche ispirate al mitico uBlock Origin e a Cliqz 3 per bloccare pubblicità e traccianti senza la necessità di installare nessuna estensione.

Brave è stato sviluppato da Brendan Eich e da Brian Bondy. Brendan Eich è anche il creatore di JavaScript: uno dei linguaggi di programmazione più utilizzati su internet 4. Il principio sul quale si basa è molto interessante: il Browser nasce infatti con un completo sistema di blocco delle pubblicità integrato, di blocco dei traccianti e anche un’ottima resistenza al Fingerprinting 5 6. Come abbiamo visto in passato risulta sempre uno dei migliori Browser nei test automatici online: Il Browser che uso mi protegge dalla pubblicità? e Essere anonimi online?.

Perché Brave Browser è così contestato?

Eich, il CEO di Brave, è un personaggio controverso e (anche) per questo Brave non ha vita facile. Ne abbiamo già parlato tempo fa nell’articolo Cos’è questa storia di Brave?. Per farla breve: ci sono alcuni motivi per cui riceverete molti insulti se anche solo provate a nominare Brave in determinati contesti informatici. Ve li riassumiamo qui:

  • Alcune persone, come in tutti gli ambiti, sono dei veri e propri tifosi. Che ci crediate o meno esistono quindi anche i fanboy di Firefox (così come esistono anche i fanboy di Brave, ma la comunità è meno numerosa).
  • Brave si basa su Chromium. Come diciamo sempre questo può essere un problema a livello di sviluppo futuro del web, tuttavia secondo noi Brave è un compromesso per chi non sa e non vuole fare modifiche al proprio Browser.
  • Eich ha finanziato con 1000$ nel 2008 e con 2100$ nel 2010 proposte per vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso in California. L’ha fatto come privato cittadino, prima di diventare CEO di Firefox e, successivamente, di Brave. Nel 2014 si è scusato per quell’episodio e si è impegnato per supportare la comunità LGBT 7, successivamente ha deciso comunque di licenziarsi da CEO di Mozilla per la troppa pressione ricevuta.
  • Brave è Open source 8 ma la società che lo gestisce è privata. Il suo modello di business è la criptovaluta BAT (di cui parleremo più sotto). Alcune persone vedono di cattivo occhio il fatto che sia, di fatto, un’agenzia pubblicitaria e che sia una società privata.

Se vi interessa l’articolo completo sulla storia di Brave lo trovate qui. Noi cerchiamo di evitare le tifoserie e tentiamo di valutare sempre tutti gli aspetti: negativi e anche positivi di una o dell’altra alternativa. Se proponiamo ancora Brave è perché in fin dei conti ad oggi ci sembra un ottimo compromesso. Cosa succederà domani nessuno può dirlo e noi siamo qui anche per questo, per proporvi sempre delle alternative valide e aggiornate.

Brave e Firefox

Torniamo a noi. Tecnicamente, senza toccare nessuna impostazione, Brave è più sicuro e protegge di più Firefox 9 10. Firefox, invece, è molto più personalizzabile e seguendo alcune guide (tipo questa) protegge maggiormente.

Capite bene quanto questo sia importante aiutare una persona inesperta ad installare un Browser senza necessariamente aggiungere “eh ma aspetta che devi installarti questo, questo e quest’altro prima”. Noi crediamo che si possano consigliare entrambi i Browser: per chi è capace e ha voglia di fare modifiche Firefox, per chi invece vuole la comodità Brave.

Brave Browser è sicuro?

Come dicevamo Brave è un Browser molto sicuro e offre una serie di protezioni attive di default molto interessanti. Le trovate all’interno dello scudo a forma di leone sulla barra degli indirizzi. Questo scudo vi dirà quanti traccianti sta bloccando all’interno di quel sito. Cliccando su Vista avanzata potrete anche scoprire quali sono i traccianti bloccati. Ci sono molte altre impostazioni che potete settare per ogni sito come ad esempio il blocco degli script o dei Cookie. Con le impostazioni di base e senza toccare nulla è comunque molto valido.

Andando in Impostazioni – Protezioni 11 potete cambiare le impostazioni base di tutti i siti: se volete maggiore protezione potete decidere di alzare il livello su Aggressivo e mettere su Rigido il blocco del Fingerprinting. Anche con le restrizioni maggiori ci è capitato di rado che un sito non si aprisse correttamente. Se vi piace la visualizzazione avanzata da qui potrete attivarla per tutti i siti che visitate.

Brave inoltre ha delle impostazioni e delle caratteristiche lo rendono davvero un Browser unico. Alcuni esempi:

  • Ha la connessione Tor incorporata nella modalità anonima 12. Non è come usare Tor Browser 13 ma è probabilmente meglio di utilizzare solo la navigazione anonima.
  • Quando finite su una pagina con errore 404 vi chiederà in automatico se volete cercare una versione esistente di quella pagina sulla Wayback Machine di Archive.org.
  • Ha incorporato un client Torrent che è basato su WebTorrent. Potete quindi ad esempio scaricare i video da PeerTube e condividere la vostra banda con il portale! 14
  • È il primo (e per ora unico) Browser ad aver integrato il nuovo protocollo di comunicazione IPFS 15. Un nuovo protocollo per rendere il web un posto decentralizzato e quindi migliore. Un esempio? Alcune pagine di Wikipedia lo sono e in questo modo è possibile evitare le censure di Stati dittatoriali. Questo link è un esempio: ipfs://bafybeiemxf5abjwjbikoz4mc3a3dla6ual3jsgpdr4cjr3oz3evfyavhwq/wiki/Vincent_van_Gogh.html. Con Brave potrete aprirlo.

Per scaricarlo vi basterà andare su brave.com. Ci segnalate che per il sistema Linux si trova solo l’aggiunta dei Repository. Ma, per chi volesse più opzioni e il download diretto, su questo link in fondo trovate anche la versione stabile: https://github.com/brave/brave-Browser/releases

Ma cosa sono i BAT?

Attenzione: tutta questa parte è facoltativa e opt-in. Significa che se non la attivate voi nulla di tutto questo vi toccherà.

Rispondiamo brevemente a domande che abbiamo letto in giro

  • No, non minate Bitcoin o altra criptovaluta utilizzando Brave.
  • Tutta la parte relativa al tipping verso i creatori è anonima 16. Brave nasce per proteggere la privacy.
  • Non è obbligatorio cliccare sui banner che riceverete una volta attivati i Brave Rewards. Non guadagnerete di più cliccando sui banner, vi basterà solo riceverli come notifica 17. Non dovrete quindi cliccare compulsivamente per guadagnare di più.
  • No, Brave non è uno scam e chi lo dice probabilmente lo fa solo per gettare fango sul progetto.
  • Il mondo delle criptomonete è però pieno di delinquenti. Il nostro consiglio, per chi non è esperto e vuole solo aiutare i creatori, è quello di NON aprire un account Uphold ma di abilitare solo i Brave Rewards attivando il tipping automatico o manuale.

Brave ha deciso di andare oltre l’essere un buon Browser e come dicevamo ha un business plan vero a differenza di altri Browser sul mercato che spesso si basano quasi esclusivamente sulle affiliazioni (come Firefox e Vivaldi, ad esempio).

Brave ha infatti lanciato il guanto di sfida agli annunci su internet, ormai nelle mani del duopolio Google e Amazon. Ci riferiamo chiaramente solo ai banner e alle affiliazioni presenti sui siti web che permettono ai webmaster di ritornare con le spese e di guadagnare qualcosa. Sappiamo bene che il vero duopolio della pubblicità online è in mano quasi esclusivamente a Facebook e Google 18.

È infatti possibile iscriversi al loro programma di fedeltà per ricevere BAT in cambio di annunci sponsorizzati totalmente anonimi grazie al programma Brave Rewards. 19. Basic Attention Tokens è una criptovaluta creata da Brave che si basa sulla blockchain di Ethereum 20. In pratica potete decidere di guadagnare criptovaluta (BAT) da donare ai creatori o da tenere per voi.

Non c’è bisogno di avere un sito web per essere dei creatori ed eventualmente guadagnare BAT: oltre ai siti infatti basta avere un account Twitter, un account Youtube, un account su Reddit o su Twitch 21.

Una ricompensa per la vostra attenzione

Chi utilizza Brave infatti può impostarlo per inviare micro-donazioni mensili automatiche a tutti i siti che visita oppure può decidere di disattivare le micro-donazioni e donare un tot ad un solo sito web.

Noi, nel caso ne foste interessati, siamo dei creatori approvati infatti se utilizzate Brave vedrete che in alto sulla barra degli indirizzi compare una spunta blu.
Il nostro è anche un esperimento per capire se un sito come il nostro potrebbe sopravvivere solo grazie a questi micropagamenti visto che una delle critiche a Brave è proprio “ma a cosa serve sto BAT?”. Dovessimo riuscirci sarebbe, secondo noi, un risultato enorme. Come spieghiamo nella sezione Trasparenza se dovessimo ricevere più BAT del necessario per mantenere il sito li ridistribuiremmo tramite il tipping stesso di Brave.

Il sistema automatico di micro-donazioni si basa sull’attenzione che date alle varie pagine (Basic Attention Tokens, per l’appunto). Se guardate spesso un sito che ha un account Brave Creators gli farete una micro-donazione e via così per tutti i siti che visitate.

Oltre 500.000 content creator su Brave

Per farvi capire che non stiamo parlando di una truffa o di una cosa di nicchia oltre a noi ci sono oltre 500mila content creator tra cui anche la Electronic Frontier Foundation, Wikipedia, Tor Project, The Washington Post, The Guardian, DuckDuckGo e Qwant. In Italia hanno da poco iniziato ad accettarli anche il collettivo Devol con i loro servizi come ad esempio mastodon.uno.

Potete anche decidere di aprirvi un account su Uphold e incassare il bottino. Tenete comunque conto che parliamo tendenzialmente di pochi BAT mensili che mediamente viaggia sui 0.30€ per ogni BAT (oggi è intorno ai 0.50€, due mesi fa era a 0.20€). Non pensate certo di diventare milionari e tenete anche conto di quello che abbiamo detto prima: il mondo delle criptomonete è pieno di truffatori, come ad esempio la famosa truffa su Twitter dell’estate scorsa 22.

Grazie alle donazioni e le micro-donazioni invece potete anche aiutare progetti perché tante persone che donano pochi centesimi potrebbero sostituire di fatto gli annunci AdSense. Potete anche decidere di donare solo una parte e tenerne un’altra per voi. Insomma, siete liberi di fare un po’ quel che vi pare, d’altronde siete voi che venite pagati per la vostra attenzione.

Se i BAT avranno futuro o meno non possiamo saperlo, ad oggi però ci sembra un progetto decente e interessante da seguire.

Brave vuole essere più di un semplice Browser

Sono molte le persone che criticano Brave proprio per questo, perché è anche un’azienda pubblicitaria incentrata sulla privacy e non solo un Browser. Noi lo troviamo un modello interessante perché è necessario che qualcuno metta i bastoni tra le ruote a Google e al suo monopolio pubblicitario 23. Gli annunci di Brave infatti sono anonimi e anche le donazioni che farete lo sono. La privacy è uno dei punti fondamentali per Brave 24 che nel frattempo ha deciso di avere anche un suo ecosistema come Brave Today, Brave Firewall + VPN e Brave Together.

Le micro-donazioni possono, potenzialmente, davvero fare la differenza per i piccoli blog che spesso riempiono il proprio sito di Google AdSense o di link sponsorizzati Amazon nella speranza di portare a casa qualche euro. In questo modo infatti non c’è clickbait che tenga: è l’utente a decidere a chi dare i propri soldi e a premiare chi crea contenuti di qualità. Non si viene premiati in base a quanti “clic” si portano a casa ma in base ai contenuti creati. Un cambio di paradigma fondamentale per la qualità degli articoli su internet.

Ultime considerazioni

Terminiamo l’articolo con un paio di appunti necessari: parte del futuro di Brave purtroppo è incerta. Essendo un Fork di Chromium deve portarsi dietro alcuni pregi ed alcuni difetti. Chromium a breve passerà ad un nuovo formato, diciamo così, chiamato Manifest v3 25. È un grande cambiamento e secondo Brendan Eich (il co-fondatore di Brave) questo può danneggiare gravemente la privacy in quanto il Manifest v3 rimuove o riduce le funzionalità necessarie per le estensioni di prevenzione del tracciamento 26. Dunque Brave, nel caso volesse rimanere ancorata al progetto originale Chromium potrebbe essere obbligata a seguire questa strategia e a peggiorare il suo funzionamento. Oppure potrebbe rimanere ancorata al Manifest v2 fino a quando sarà possibile. Lo scopriremo solo più avanti.

Aggiornamento: essendo lo scudo di Brave incluso nel codice il Manifest v3, è molto probabile che Brave non avrà alcun tipo di problema su questo (a differenze delle estensioni come uBlock Origin) 1.

Ultimo appunto è sull’applicazione Brave per cellulari. Funzionano discretamente anche se su Android generalmente consigliamo altro. Il problema però si è presentato con iOS dove, secondo le nuove regole di Apple, Brave non potrà più far guadagnare BAT. E non potrà nemmeno più inviare soldi ai creatori. Questo perché Apple pretende che si utilizzi solo un sistema Apple per pagare 27. La paura di molti è che anche Google a breve possa decidere di seguire questa strada rendendo il percorso di Brave molto più tortuoso di quanto già non lo sia.

Raccomandazioni finali

  • Brave è un progetto legale e molto interessante, non è una truffa. Se attivate i BAT però attenti perché potreste ricevere pubblicità sul trading online. Anche il trading online ovviamente non è illegale ma se decidete di farlo fatelo coscienziosamente o facendovi seguire sempre da qualcuno.
  • Nel caso abbiate dubbi sui BAT e non vi fidiate nulla vi costringe ad attivarli. Potete benissimo utilizzare Brave in tutte le sue funzionalità senza mai attivare le pubblicità ed i BAT. Brave infatti è completamente gratuito e i BAT sono solo un’opportunità per i creatori e per creare un nuovo rapporto utente-creatore: non sono obbligatori.

Alternative a Brave:

  • Firefox, è uno dei Browser più famosi e utilizzati. Come abbiamo visto è probabilmente meglio di Brave ma solo se ben personalizzato.
  1. Brave Community[][]
  2. codice sorgente di Chromium[]
  3. Ad Block engine in Rust[]
  4. Most Used Programming Languages 2020: a Full Guide[]
  5. Features[]
  6. Fingerprinting Protections v2: Farbling for Greater Good[]
  7. New Mozilla CEO issues statement, expresses “sorrow for causing pain”[]
  8. codice sorgente su GitHub[]
  9. Il Browser che uso mi protegge dalla pubblicità?[]
  10. Firefox and Chromium Security[]
  11. brave://settings/shields[]
  12. What is a Private Window with Tor Connectivity?[]
  13. DNS leak .onion[]
  14. Mastodon Italia su WebTorrent e Brave[]
  15. IPFS Support in Brave[]
  16. “Brave Payments uses a technology called Anonize”[]
  17. Brave Ads FAQ[]
  18. Google, Facebook and YouTube found to make up more than 80% of Australian digital advertising[]
  19. Rewards[]
  20. Basic Attention Token[]
  21. Tip content creators directly anywhere on the web[]
  22. L’attacco informatico contro Twitter[]
  23. Google fined €1.49bn by EU for advertising violations[]
  24. About[]
  25. Benvenuto in Manifest V3[]
  26. Google Chrome’s crackdown on ad blockers and Browser extensions, Manifest v3, is now available in beta[]
  27. Apple iOS Guidelines, Will Continue to Innovate for Users and Creators They Support[]

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Di skariko

Autore ed amministratore del progetto web Le Alternative