App invasive

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App invasive

L'ultimo aggiornamento di questo post è di 3 anni fa

Un nuovo studio 1 condotto da pCloud, una società di cloud storage di cui abbiamo parlato nell’articolo sulle alternative a Google Drive, ci fa sapere che Instagram è l’app più invasiva sul mercato.

Non che avessimo qualche dubbio, sappiamo bene che le applicazioni di Zuckerberg sono invasive e decisamente poco attente alla privacy. E questo è anche il motivo principale per cui pensiamo non sia il caso fidarsi di Whatsapp nonostante la tanto urlata Crittografia end-to-end.

Tabella dal blog di pCloud

App invasive: Instagram vince

Come sapete ci piacciono molto le tabelle e i grafici, anche se vanno prese sempre con le pinze come tutte le semplificazioni, perché sono un perfetto esempio pratico per capire meglio i problemi della privacy online.

Questa tabella creata da pCloud riassume quali dati vengono raccolti e quali di questi vengono condivisi con terze parti.

Come potete vedere Instagram vince di gran lunga su tutte le altre applicazioni. I dati che colleziona e che condivide sono tantissimi ed è seguita a ruota proprio da Facebook ¯\_(ツ)_/¯.

Vediamo che ci sono dati molto importanti e molto personali come la localizzazione, i contatti, la cronologia di ricerca e davvero tantissimo altro.

Altre applicazioni invasive

Altre applicazioni famose degne di nota e molto utilizzate in Italia sono Uber e Uber Eats, eBay, Just Eat, LinkedIn (ciao Microsoft), Twitter e YouTube. Anche Reddit, come sappiamo, non è purtroppo il massimo quando si parla di privacy online.

Per arrivare a queste conclusioni hanno analizzato le tabelle di Apple sulla privacy. Come sappiamo infatti Apple da qualche tempo dice di puntare tutto sulla privacy, anche se lo fa a modo suo.

Tuttavia senza soffermarci troppo sul perché Apple stia facendo questa lotta alla privacy, quello che è venuto fuori da questi privacy labels è sempre molto interessante e soprattutto permette anche a chi non conosce tecnicismi di capirci qualcosa.

“Privacy” by g4ll4is is licensed under CC BY-SA 2.0

Lo studio di pCloud

Vi consigliamo di leggere per intero lo studio di pCloud. Contiene altre tabelle interessanti come quali applicazioni collezionano maggiormente dati per conto proprio e quali applicazioni collezionano dati in generale, per sé stessi o per girarli a terze parti.

Ci permettiamo anche un po’ di ironia: all’interno dell’articolo di pCloud c’è anche una tabella dove sono elencate le applicazioni che non girano i dati a terze parti per marketing e pCloud non compare tra queste 🤦‍♂️.

Voi che ne pensate? Quante applicazioni siete in qualche modo costretti ad utilizzare tra quelle nell’elenco? Vi aspettiamo sul nostro gruppo Telegram o sulla nostra stanza Matrix per discuterne!

  1. Invasive apps[]

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Di skariko

Autore ed amministratore del progetto web Le Alternative