Quale hosting green scegliere?

Articolo creato il: 14 Giugno 2021

Aggiornato il: 18 Luglio, 2023

Abbiamo atteso molto per fare questo articolo e, dopo aver letto un pezzo di Open For Future per Fridays For Future Italia chiamato Data Center a energia positiva, ci siamo finalmente decisi di farlo. Merito anche del vostro entusiasmo quando vi abbiamo chiesto se eravate interessati a un articolo del genere. Parleremo quindi di quale hosting green scegliere.

Cerchiamo di capire meglio, come sempre, di cosa stiamo parlando. L’hosting è un servizio che viene offerto da alcuni siti (provider) per ospitare il proprio sito web o qualsiasi altra cosa. Un provider può decidere di utilizzare un grande data center condiviso, come ad esempio quello di Aruba, oppure può decidere di costruirne e gestirne uno in autonomia.

Un data center è una struttura, più o meno grande, con all’interno i server per far funzionare tutto. Questi server e questa struttura, come potete bene immaginare, richiedono una quantità enorme di energia ed è inoltre necessario anche un adeguato condizionamento per evitare che la temperatura salga eccessivamente.

Quello che abbiamo voluto fare con questo articolo è una raccolta di hosting che utilizzano solo data center a energia rinnovabile. Abbiamo deciso di dare priorità, nell’ordine dei consigli, agli hosting italiani. Nella seconda parte dell’articolo troverete anche hosting europei. Non andremo però oltre l’Unione Europea ad eccezione di Svizzera e qualche altra Nazione che fa comunque parte dell’Europa geografica e che ha accordi con l’UE.

Quale hosting green scegliere per la privacy?

Parlare di privacy in questo contesto è, secondo noi, molto complesso. Chi offre un maggiore servizio di protezione della privacy? I provider infatti non sono al di sopra della legge, noi abbiamo cercato di fare delle scelte equilibrate e sensate senza scadere nel complottismo. Una delle decisioni prese per stilare questo articolo è quella di escludere tutte le Nazioni che fanno parte dei Five Eyes. I Five Eyes, per chi non lo sapesse, sono l’alleanza di intelligence che comprende Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Gran Bretagna 1. Esistono poi, a voler approfondire, anche i Nine Eyes e i Fourteen Eyes 2.

Cercando compromessi e tentando di non generare eccessiva ansia in chi ci segue crediamo sia importante stare alla larga principalmente dai Five Eyes. L’NSA infatti si è già dimostrata decisamente disinvolta e attiva nei programmi di sorveglianza di massa e, grazie alle rivelazioni di Snowden, sappiamo abbastanza da pensare sia necessario cercare di starne alla larga il più possibile 3. Nei limiti del possibile per un utente medio, ovviamente.

Questo è il motivo per cui sono stati esclusi da questa lista tutti gli hosting che utilizzano data center in quelle cinque Nazioni.

I data center

Abbiamo anche pensato fosse necessario dare priorità agli hosting che gestiscono autonomamente data center e che non si appoggiano a terzi per una questione di maggiore trasparenza e sicurezza. Avere la possibilità di gestire internamente e in autonomia la propria rete non è semplice ma è secondo noi importante: vuol dire non delegare a terzi la sicurezza. Non è detto che farlo sia necessariamente un male ma se si parla di privacy meno attori ci sono in campo e meglio è.

Abbiamo contattato personalmente le aziende su cui avevamo dubbi. Per ovvi motivi non abbiamo potuto provare personalmente tutti gli hosting qui sotto. L’unico che conosciamo molto bene è Infomaniak del quale siamo clienti dal 2020 e per ora ci troviamo benissimo. Degli altri ci siamo fatti un’idea in base a quello che hanno scritto sui loro siti, in base alle risposte che ci hanno dato via email e anche secondo i vari articoli e recensioni trovate in rete.

Il dominio

Oltre all’hosting, se parliamo di privacy o di anonimato, c’è anche da considerare il dominio da acquistare. In questo caso il green c’entra relativamente, ma è importante ricordare la differenza tra privacy e anonimato: un provider, anche se difende la vostra privacy, saprà sempre chi siete in quanto per acquistare la maggior parte dei domini e degli hosting è necessaria usare un’identità reale.

Durante la scelta del dominio potreste optare per l’oscuramento dei vostri dati nella ricerca pubblica. Ad esempio se cercate le informazioni sul nostro dominio: whois.ws/whois/lealternative.net vedrete che il registrante è oscurato e che il nome e la mail pubblica è quella di Infomaniak. Questa è un’opzione che tendenzialmente consigliamo di scegliere perché avere il proprio nome e cognome, il numero di telefono e l’email di dominio pubblico purtroppo può generare spam e anche tentativi di phishing.

Quasi tutti i provider offrono la protezione del dominio. E spesso è un servizio a pagamento extra che, come vi dicevamo, vi consigliamo comunque di avere.

Come ci avete segnalato su Mastodon ora il GDPR dovrebbe oscurare automaticamente i dati sensibili. In alcuni casi, in base al dominio scelto, potrebbero rimanere visibili ancora email o altre informazioni 4. Dunque, in base anche al dominio scelto potreste non averne bisogno, in alcuni casi però tenete conto che l’email potrebbe essere visibile.

Uno dei modi, forse l’unico, per rimanere invece anonimi durante l’acquisto di un dominio è utilizzare un servizio come Njalla. In questo caso farete acquistare a loro il dominio e pagherete loro questo servizio. È possibile utilizzare anche criptomonete. Tenete sempre conto che le loro sono promesse contrattuali, di fatto state facendo registrare il vostro dominio a terzi 5. Fino ad oggi si è comunque sempre rivelato un servizio sicuro e senza problemi (o quasi 6).

Quale hosting green scegliere?

🌳 Come già specificato tutti gli hosting segnalati qui sotto utilizzano data center che funzionano solo ed esclusivamente con energia rinnovabile al 100%;

💡 vi ricordiamo che abbiamo deciso di non accettare né fare mai nessun tipo di affiliazione, nessuno dei link qui sotto dunque vi traccerà né riceveremo nulla se decidete di utilizzare uno dei provider elencati;

⚠ per quanto queste soluzioni offrano spesso servizi di backup e di ripristino il nostro consiglio è quello di avere sempre una copia di backup personale su un altro server (o in locale) perché l’incidente è sempre dietro l’angolo, anche nelle grosse realtà.

Veniamo quindi al dunque: quale hosting green scegliere? Ecco la nostra lista.

Keliweb

server in Italia
data center di proprietà

Realtà italiana con due data center di proprietà, entrambi localizzati in Italia 7. I data center sono alimentati da energie rinnovabili. Offrono hosting a prezzi modici, ci sembra un’azienda affidabile e con ottimi voti online 8.

Hosting Solutions

server in Italia
data center di proprietà
collaborazione con Sea Shepherd per ripulire i mari italiani

L’abbiamo conosciuta proprio grazie a questa ricerca. Ci è sembrata una bella piattaforma, offrono hosting a prezzi bassi e utilizzano data center con energia interamente prodotta da fonti rinnovabili. Utilizzano quattro data center italiani: due di proprietà a Firenze, una co-locazione a Roma e un’altra a Siziano 9. Hanno anche una collaborazione con la ONG Sea Shepherd con la quale contribuiscono alla pulizia dei mari italiani (operazione SISO) 10.

Aruba

server in Italia
data center di proprietà

Aruba non ha certo bisogno di presentazioni, è una delle società più famose in Italia e diversi provider utilizzano proprio i loro data center per i loro servizi. C’è anche da dire che da tempo Aruba si sta occupando di green, tutti i suoi data center usano solo energia 100% proveniente da fonti rinnovabili 11.
Per quanto riguarda gli hosting condivisi c’è un po’ di malcontento e qualche commento negativo, ma sono generalmente consigliati 12.

Seeweb

server in Italia, Svizzera e Croazia
data center di proprietà

Seeweb è un’altra grande realtà italiana con data center di proprietà. I data center sono dislocati in Europa, ne hanno quattro in Italia (Milano, Frosinone e Sesto San Giovanni), uno in Svizzera a Lugano e un altro in Croazia a Zagabria 13. Offrono anche servizi con hosting condiviso a prezzi forse meno competitivi di altri. Seeweb è anche partner di The Green Web Foundation.

Infomaniak

server in Svizzera
data center di proprietà
server green carta ecologica con obiettivi condivisibili

Infomaniak è il provider che abbiamo scelto noi per il nostro sito. Utilizzano e promuovono il software libero offrendo anche suite rimaneggiate di Nextcloud, riadattamenti di Jitsi e molto altro. Hanno server di proprietà in Svizzera. Prendono l’aria fredda direttamente dall’esterno senza la necessità di un impianto di aria condizionata 14. Hanno una carta ecologica molto interessante e tutti i loro impegni sono per noi condivisibili.

Oriented

server in Svizzera
data center di proprietà

Azienda Svizzera che esiste dal 2002, incentrata sulla privacy e con data center di proprietà che funzionano solo con energia rinnovabile 15. Un po’ più cara delle precedenti soluzioni.

Hetzner

server in Germania e Finlandia
data center di proprietà

Un’altra ottima alternativa con server europei performanti e un data center di proprietà totalmente green 16. I data center tedeschi funzionano infatti con energia idroelettrica. Quello finlandese sia con energia idroelettrica che con energia eolica 17. I prezzi di Hetzner, infine, sono decisamente abbordabili anche se dovete acquistare una VPS.

Host Europe

server in Germania
data center di proprietà

Host Europe è una realtà tedesca con data center di proprietà a Colonia, in Germania 18.

SpectraIP

server in Olanda server nei Paesi Bassi
data center di proprietà

Società olandese con data center di proprietà a Zaanstreek, nei Paesi Bassi 19.

Altri provider a energia rinnovabile

Quale hosting green scegliere? Qui sotto vi segnaliamo altre realtà molto interessanti e che utilizzano data center al 100% green. Questi hosting, tuttavia, non hanno un loro data center ma si affidano a data center di proprietà terzi.

  • Web Hosting, società italiana con data center in Italia. I data center non sono di loro proprietà, tuttavia ci hanno garantito che sono alimentati interamente da energia prodotta da fonti rinnovabili, così come l’energia elettrica dei loro uffici. Hanno un’interessante collaborazione con One Tree Planted, un’organizzazione no profit per riforestare il nostro pianeta. Per ogni acquisto che farete con Web Hosting un albero verrà piantato.
  • Ergonet, società italiana con due data center in Italia, uno a Roma e l’altro a Milano 20. Entrambi utilizzano esclusivamente energia rinnovabile 21. Inoltre grazie alla partnership con Treedom verranno piantati alberi per ogni acquisto effettuato 22.
  • Netsons, anche loro non hanno un loro data center ma si appoggiano a quelli di Seeweb e di Irideos 23 che da poco sono diventati green 24. Di conseguenza anche Netsons può essere una valida alternativa ecosostenibile.
  • HostingVirtuale, anche loro italiani e con tre data center. Due italiani di proprietà di Aruba e uno in Germania, a Francoforte. Tutti e tre funzionano con energia rinnovabile.
  • Tophost, è famosa anche per avere prezzi accessibili a tutti. Utilizza i server di Seeweb, di cui abbiamo parlato sopra.
  • VHosting, anche loro utilizzano diversi data center che funzionano tutti con energia rinnovabile al 100%. I data center sono sia in Italia che in Germania.
  • FlokiNET, società incentrata sulla privacy e sulla sicurezza. Potete scegliere in quale dei data center appoggiare i vostri dati, hanno server in Islanda, in Romania e in Finlandia. Sono tutti green al 100%.
  • OrangeWebsite, l’Islanda è un altro di quei luoghi, come la Svizzera, visto di buon occhio dagli amanti della privacy. Ha infatti delle buone leggi che proteggono la privacy dei cittadini 25. OrangeWebsite usa solo energia green 26 e utilizza i data center della società Advania. È uno dei pochissimi hosting che accetta anche Bitcoin come pagamento.
  • Webo.hosting, un ottimo servizio di hosting che abbiamo anche suggerito in passato per usare Nextcloud. I loro server sono tutti europei (due in Germania e uno in Finlandia) e green al 100%.
  • SupportHost, un altro buon provider con prezzi interessanti. Utilizzano solo un data center ed è in Germania 27.

Quale hosting green scegliere? Le conclusioni

Speriamo dunque di avervi dato un’idea e di essere riusciti a indirizzarvi sull’hosting da scegliere per il vostro sito web.

  1. Five Eyes su Wikipedia[]
  2. Five Eyes, Nine Eyes, 14 Eyes – Explained[]
  3. Programmi di sorveglianza di massa NSA[]
  4. Cambiamento sul Whois Privacy per i domini[]
  5. Njalla – What separates Njalla from traditional domain name registration services?[]
  6. Njalla Takes ‘Pirate’ Site Domains Offline Following Legal Pressure[]
  7. Keliweb – Data center[]
  8. Keliweb – Recensioni[]
  9. Hosting Solutions – Data center[]
  10. Hosting Solutions per l’ambiente[]
  11. Aruba – Ecosostenibilità[]
  12. Aruba – Recensioni[]
  13. Seeweb – Data center[]
  14. Infomaniak – Choose heat-resistant servers and prioritise air conditioning-free ventilation techniques[]
  15. Oriented – data center[]
  16. Hetzner – Data center[]
  17. Hetzner – Data center finlandese[]
  18. Host Europe – Data center[]
  19. SpectraIP – Data center[]
  20. Ergonet – I data center[]
  21. Ergonet – Data center[]
  22. Ergonet – Treedom[]
  23. Locazione dati sede amministrativa[]
  24. Hosting e sostenibilità: Netsons è sempre più green[]
  25. OrangeWebsite – About Iceland[]
  26. OrangeWebiste – Green Web Hosting Provider[]
  27. SupportHost – Data center[]

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Di skariko

Autore ed amministratore del progetto web Le Alternative