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Come sapete l’inquinamento ambientale, dovuto anche da internet, è un argomento che ci interessa molto e che ci sta a cuore. In passato abbiamo affrontato l’argomento parlando delle emissioni di CO2 di Internet e se ben ricordate abbiamo già incontrato electricityMap in più occasioni. Una è proprio quella dell’articolo sulle emissioni di CO2, l’altra è nell’articolo Perdere tempo online: quinta parte.
•Dopo averne già parlato quindi in maniera semplice e veloce abbiamo deciso di dedicare un articolo intero a questo bel progetto. Per farla breve: electricityMap è una mappa interattiva dove è possibile vedere una classificazione per intensità di carbonio dell’elettricità consumata dagli Stati che rilasciano pubblicamente i dati!
Come avrete già intuito questo è un progetto Open source 1 ben supportato dalla comunità: ha infatti ben oltre 1700 collaboratori provenienti da 80 paesi diversi 2.
electricityMap
Come dicevamo questa è una mappa interattiva in tempo reale dell’impronta di gas serra (in termini di CO2 equivalente) del consumo di elettricità nel mondo. A colpo d’occhio potete vedere subito facilmente quali sono i paesi che più si stanno sforzando per diminuire il proprio impatto ambientale.
I colori infatti non sono casuali ma sono in base all’intensità di carbonio registrata, la percentuale di basse emissioni (rinnovabili e nucleare) oppure solo energia rinnovabile.
All’interno della mappa si può anche vedere con estrema semplicità l’importazione di energia (green o meno) e l’esportazione di energia.
L’Italia e gli altri Stati
Dalla mappa sembra essere abbastanza evidente, purtroppo, che l’Italia ha ancora tantissimo lavoro da fare soprattutto per quel che riguarda le Isole e il Meridione. Al nord e al centro-nord va leggermente meglio anche grazie ai confini vicini che esportano energia green.
Cliccando su ogni Stato si infine può scoprire dettagliatamente da dove proviene l’energia prodotta.
Purtroppo come potete vedere non tutti gli stati dichiarano i propri dati pubblicamente, tutte le aree colorate di grigio infatti non hanno dati disponibili. L’Europa è sicuramente un esempio per quel che riguarda la trasmissione e la trasparenza dei dati. Decisamente meno bene invece l’Asia, l’Africa e il Medio Oriente dove sono pochissimi gli Stati che rilasciano dati pubblici e analizzabili.
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