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Una delle principali preoccupazioni quando si vuole provare a degooglizzare il proprio smartphone è la paura che qualche applicazione non funzioni a dovere. È una paura, purtroppo, assolutamente fondata e la conosciamo bene, tanto da aver creato appositamente una lista di applicazioni con problemi su smartphone degooglizzati che trovate qui: À la carte. E noi l’idea l’abbiamo presa proprio da Plexus!
Plexus è un progetto sviluppato da Techlore, un importante blog incentrato sulla privacy e sulla sicurezza. Techlore è famosa anche per fare video divulgativi (in inglese) disponibili su YouTube ma ovviamente anche su PeerTube e Odysee.
Il progetto Plexus nasce come sito collaborativo: inizialmente infatti chiunque poteva modificare un (terribile) file .csv e mettere online le modifiche sul sito. Con l’arrivo dell’applicazione di cui vi parliamo oggi le cose sono invece un po’ cambiate. Il file dei dati è diventato un più pratico .json 1 e stanno sviluppando un’API (una interfaccia di programmazione) per permettere le modifiche con semplicità ed esclusivamente attraverso l’applicazione 2.
Plexus, scopri se un’applicazione funziona sul tuo smartphone degooglizzato
L’applicazione è molto carina, ben fatta ed altrettanto semplice da utilizzare e capire. Sono presenti due tab una con tutti i dati di Plexus, l’altra con le applicazioni che avete installato sul vostro smartphone.
Come detto, Plexus serve a capire se un’applicazione funziona o meno su uno smartphone degooglizzato. Purtroppo diverse applicazioni possono dare problemi se non trovano un sistema operativo perfettamente integro e soprattutto se non trovano installati i servizi di Google originali. Alcuni smartphone, dei quali abbiamo fatto la conoscenza in passato come /e/ oppure iodé, utilizzano proprio microG per simulare i servizi di Google. Ad alcune applicazioni, purtroppo, questa cosa non fa impazzire.
Come funziona Plexus
Per ogni applicazione sono presenti due punteggi:
- quello di sinistra è per gli smartphone completamente degooglizzato e senza microG;
- quello di destra è per gli smartphone con installato microG, come abbiamo detto per esempio quelli di /e/, di iodé oppure anche di CalyxOS.
I punteggi vanno da X a 4:
- X = applicazione non testata
- 1 = Inutilizzabile
- 2 = Accettabile
- 3 = Bene
- 4 = Perfetto
Cliccando all’interno delle varie applicazioni si possono scrivere le motivazioni che hanno portato al voto.
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• • • •Suggerimento extra per gli esperti
Aggiungiamo un piccolo suggerimento extra che ci è arrivato. Se avete la necessità di passare SafetyNet e quindi provare a far funzionare anche applicazioni che altrimenti non funzionerebbero in un sistema degooglizzato, potete provare questa sequenza:
Su lineageOS, /e/, iodéOS, lineageOS for microG:
- Installare microG.
- Installare magisk (per abilitare il root e le altre funzioni).
- Abilitare zygisk da dentro le impostazioni di magisk. Magisk->Zygisk->Enable.
- Installare Universal SafetyNet Fix.
- Installare microG installer (necessario per signature spoofing e dare l’accesso completo al sistema a microG, già presente su /e/, iodéOS, lineageOS forh microG.
Dopo aver completato i passi precedenti, viene superato il SafetyNet di google. Inoltre, dentro le impostazioni di magisk è possibile aggiungere e/o rimuovere le applicazioni alle quali è applicato il root:
Magisk->Enforce DenyList->Enable
Magisk->Configure DenyList->Apps
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