Articolo creato il: 24 Febbraio 2023
Indice dei contenuti
Vi riproponiamo un argomento già trattato in passato con la recensione di WebApps. Quello di cui andremo a parlare dunque sono le cosiddette web app e vi proponiamo l’utilizzo di Native Alpha, un’applicazione open sourceSignifica che il codice sorgente è accessibile a tutti e chiunque può vedere cosa c’è dentro. Leggi anche Software Libero Leggi davvero interessante.
Purtroppo WebApps non è più supportata dal suo sviluppatore 1 e il suo utilizzo ne è sconsigliato anche per via del fatto che non offre una vera e propria sandbox 2 dunque non c’è troppa differenza nell’utilizzare un qualsiasi altro browserUltimamente, con Google che fa di tutto e di più, c’è un po’ di confusione. Il browser è il programma che utilizzate per navigare su internet. Può essere Google Chrome, Firefox, Brave, Edge, Safari, DuckDuckGo Browser e via dicendo. Il motore di ricerca è un’altra cosa. per tutte le web app.
Iniziamo con il chiarire subito cosa sono le web app. Per farla semplice sono dei collegamenti sul vostro smartphone che portano a determinati siti. Vengono chiamate web app in pratica tutte quelle applicazioni/siti web che funzionano via browser e che sono stati ottimizzati per l’utilizzo tramite smartphone. In qualche modo simulano l’effetto di una vera e propria applicazione senza però la noia e i problemi relativi all’installazione di un’applicazione.
Native Alpha: perché preferire le web app?
I motivi per preferire una web app rispetto ad un’applicazione vera e propria sono diversi. Ad esempio l’installazione di applicazioni proprietarie richiede spesso autorizzazioni importanti come l’uso di svariati sensori, lettura dei contatti, cronologia chiamate, uso della posizione e molto altro. Usare un servizio tramite web riduce questi rischi permettendo di fare tutto da browser. Ad ogni singola web app, ovvero sito web, potete decidere dare determinate autorizzazioni e limitarne l’ingombro.
Inoltre le applicazioni possono avere alcuni limiti come l’installazione obbligatoria tramite Play Store o altri store proprietari. In un mondo ideale se tutti i servizi fossero attivi e funzionanti tramite web app probabilmente potremmo avere degli smartphone senza Android senza grossi problemi già da oggi stesso.
Ora che abbiamo spiegato cosa sono le web app possiamo continuare a parlarvi di Native Alpha. Questa applicazione vi permette di creare dei collegamenti con delle web app.
Usare Twitter senza installare Twitter
Facciamo un esempio pratico. Se avete la necessità di utilizzare Twitter (nonostante l’esistenza di Mastodon) potreste non voler installare la sua applicazione ufficiale che contiene ben 4 tracciantiOltre ai cookie ci sono tanti altri metodi per tracciare il profilo di una persona da parte, ad esempio, dei social network. Il web ne è, purtroppo, disseminato. Maggiori dettagli su Mozilla. Leggi ma soprattutto richiede la bellezza di 46 permessi 3.
Fin qui non ci sarebbe molto di diverso rispetto a WebApps (che comunque non verrà più aggiornata). La differenza più importante è che Native Alpha nella sua versione a pagamento aggiunge l’isolamento (sandbox) di una web app con l’altra.
Quest’ultima opzione è molto importante per la privacy e per non condividere con altri siti gli stessi cookieSono dei minuscoli file di testo che contengono preziose informazioni. Ci sono quelli di prima parte: generalmente innocui e che servono a navigare correttamente il sito. Ci sono poi quelli di terze parti: significa che un dominio diverso da quello che avete visitato vedrà quello che state facendo. Non solo, vi seguiranno poi per tutti i siti che visiterete da quel momento in poi. È il caso delle statistiche e delle pubblicità. e alcuni dati.
Facciamo un altro esempio: se oltre a Twitter aggiungete anche Amazon come web app, nella versione gratuita di Native Alpha questi due siti possono in qualche modo parlarsi. Nella sua versione a pagamento, invece, le due web app sono totalmente separate dunque Amazon non parlerà con Twitter e viceversa.
I punti negativi di Native Alpha
Native Alpha è davvero ottima e fatta molto bene, ha davvero pochi difetti pratici. Purtroppo però uno dei suoi punti dolenti è il fatto che la sua versione a pagamento, ironia della sorte, è disponibile esclusivamente sul Play Store. Un po’ un cortocircuito a nostro modo di vedere e speriamo che lo sviluppatore cambi idea e proponga altri metodi di pagamento, anche se ha già detto abbastanza chiaramente che difficilmente lo farà 4.
Scarica Native Alpha
• • •Quali alternative a Native Alpha?
Questo problema ci ha convinto ad andare alla ricerca di alternative a Native Alpha. La più interessante di tutte è sicuramente Hermit: anche quest’ultima nella sua versione gratuita non isola le web app mentre nella sua versione a pagamento ne garantisce l’isolamento 5.
Nonostante Hermit non sia e non sarà mai open source 6, il suo sviluppatore ha deciso di permettere l’acquisto dell’applicazione anche a chi non utilizza il Play Store pagando semplicemente con PayPal 7. Inoltre aggiungendo il suo repositoryÈ il posto dove il progetto open source appoggia il codice sorgente e dove è presente tutta la cronologia, la storia e l'evoluzione del progetto. Alcuni hosting di repository sono GitHub, GitLab, Gitea e Codeberg. su F-DroidÈ lo store di cui parliamo più spesso, è come il Play Store di Google ma contiene solo ed esclusivamente applicazioni open source. Installarlo è altrettanto semplice: andate su f-droid.org dal vostro cellulare. Cliccate su “SCARICA F-DROID“. Vi scaricherà un file .apk. Non preoccupatevi, è l’estensione standard di tutte le applicazioni. Cliccate sopra questo file e installatelo. Potrebbe chiedervi di consentire l’installazione da app da fonti esterne perché di suo Android non vuole che utilizzate qualcosa di diverso dal Play Store. Autorizzate e avrete installato F-Droid sul vostro cellulare! è anche possibile aggiornare l’applicazione senza mai installare nulla dal Play Store 8.
Attenzione: anche se aggiungete il repository su F-Droid l’applicazione è e rimane a codice chiuso. Semplicemente la scaricate direttamente dallo sviluppatore. In questo caso F-Droid fa solo da “contenitore”.
• • • •Hai domande o qualche commento su questo articolo? Trovi la comunità di Le Alternativa su Feddit, su Matrix oppure Telegram.
- Future of WebApps, Web and Android, and other philisophical issues[↩]
- Claims of Sandboxing in Other Apps[↩]
- Rapporto Exodus su Twitter[↩]
- Buying Native Alpha Plus outside Google Play Store[↩]
- Sandbox: Multiple Profiles / Containers[↩]
- Our Apps and Open Source[↩]
- Unlocker App[↩]
- Get via F-Droid apps[↩]
Se ti piace il nostro lavoro puoi anche donare grazie!