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Come abbiamo già segnalato nel nostro gruppo Telegram abbiamo deciso oggi di eliminare Qwant tra le alternative a Google Search. Il motivo di questa decisione è il fatto di aver smesso di servire i risultati di ricerca a chi utilizza un AdBlock. Questa scelta, lo sappiamo, non è apprezzata da chiunque perché c’è anche chi giustamente difende il diritto di Qwant di fare un po’ quel che gli pare e di volersi proteggere dagli AdBlock.
Non ci troviamo del tutto d’accordo o almeno non pensiamo sia corretto suggerire qui su Le Alternative un progetto che utilizza questi metodi e per questo motivo abbiamo deciso di non suggerirlo più.
Abbiamo deciso di eliminare Qwant tra le alternative suggerite
Abbiamo sempre avuto qualche dubbio nel proporre Qwant o meno come alternativa anche se in passato lo abbiamo inserito addirittura tra “le tre migliori alternative alla ricerca di Google“. Questo perché all’epoca (è un articolo del 2020 che appena possibile modificheremo) non eravamo ancora del tutto consapevoli del fatto che le sue ricerche arrivassero pressoché tutte da Microsoft Bing (come abbiamo scoperto qui) e ci piaceva molto l’idea di un Motore di ricerca europeo.
Purtroppo Qwant non ha dalla sua la trasparenza, non hanno mai svelato veramente dove prendessero i risultati e anzi fino a qualche anno fa si vantavano di voler essere un vero e proprio Motore di ricerca indipendente 1 e ancora oggi dicono di usare Bing solo quando il loro Motore di ricerca non ha indicizzato bene i risultati 2.
Non mettiamo del tutto in dubbio la loro parola ma quello che abbiamo potuto vedere in prima persona è:
- quando Il rivoltoso sconosciuto sparì da Bing sparì automaticamente anche da Qwant e nonostante le nostre richieste di spiegazioni non è mai arrivata né una nota né altro. Hanno semplicemente fatto finta di nulla.
- quando Microsoft Bing deindicizzò senza alcun motivo il nostro sito questo sparì immediatamente anche da Qwant e non riapparse fino a quando non tornò anche su Microsoft Bing.
Questi due elementi, sommati al fatto che i suoi risultati somiglino sempre molto a quelli di Microsoft Bing, ci fanno sospettare che non stiano dicendo davvero tutto (o stiano un po’ esagerando “la loro indicizzazione”).
La goccia che fa traboccare il vaso
Tutta questa mancanza di trasparenza fa sì che nel momento in cui decidano anche di inserire, come hanno fatto, un blocco totale per chi utilizza gli AdBlock diventi per noi inaccettabile continuare a suggerirli come alternativa etica e valida.
Facciamo presente, per chi ne dovesse essere interessato, che il blocco sembra essere in qualche modo aggirato da uBlock Origin su Firefox per desktop e da Brave Browser.
Troviamo sia un vero peccato essere dovuti arrivare a questo perché l’idea di un Motore di ricerca europeo con un proprio indice, come si pensava fosse all’inizio, ci piaceva molto dato che oltre Mojeek (che è britannico) non esiste davvero nulla. Certo esistono dei meta-motori come Ecosia che è tedesco o Lilo che è francese ma nessuno di questi ha mai detto di voler creare un proprio indice come invece ha sempre detto di voler fare Qwant.
Speriamo che agli alti piani di Qwant rinsaviscano e capiscano che se usare la forza nei confronti di chi decide legittimamente di usare un blocca annunci e un blocca traccianti può anche (forse) portare qualcosa in più nelle loro casse sicuramente ne fa perdere in credibilità e reputazione.
- Web indexation: where does Qwant’s independence stand? | Archive[↩]
- Web indexing: where is Qwant’s independence? | Archive[↩]