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È notizia recente l’arrivo di Proton Monitor, un tool integrato all’interno di Proton Pass che permette di visualizzare semplicemente i problemi si sicurezza relativi ai propri account. Questa nuova suite chiamata Proton Monitor è sostanzialmente l’insieme, con qualche aggiunta, di alcune funzionalità già esistenti come il controllo dei data breach nel dark web e Proton Sentinel.
È arrivato Proton Monitor e anche il controllo degli alias nei data breach
Secondo quanto riportato dal loro blog Proton Monitor include infatti quattro livelli di sicurezza:
- Dark Web Monitoring: è il controllo dei propri indirizzi email sul dark web. Abbiamo dedicato anche un articolo a questo. La novità principale su questo è che sarà possibile controllare anche tutti gli alias utilizzati anche quelli dei domini personalizzati. È inoltre possibile aggiungere fino a 10 indirizzi email “extra” che non hanno nulla a che fare con il vostro account Proton. Nel momento in cui verrà trovato uno di questi indirizzi in qualche data breach verrete immediatamente avvisati da Proton.
- Password Health: è un tool automatico che vi permette di conoscere al volo il livello di protezione dei vari account. Vengono infatti analizzate tutte le password e potrete conoscere quelle troppo deboli e anche quelle ripetute all’interno dei vari account. L’ideale, come abbiamo già spiegato, è avere password lunghe e complesse e soprattutto non riutilizzarle.
- Inactive two-factor authentication: forse è il tool meno utile, non tanto perché è inutile la 2FA, anzi, ma perché non è del tutto consigliato avere la 2FA insieme al proprio password manager. Noi ad esempio consigliamo Aegis o Ente Auth. L’idea però è carina perché vengono identificati solamente i provider che supportano la 2FA.
- Proton Sentinel: è una suite dell’anno scorso, il programma Proton Sentinel analizza ogni login per tentare di bloccare immediatamente quelli più a rischio.
Proton Pass ora è quasi completo
Tra il supporto alle passkey e questi tool di sicurezza Proton Pass sta facendo passi da gigante se pensiamo che ha visto la sua nascita solo nell’agosto del 2023.
L’applicazione non è ancora perfetta e ha diversi problemi a riconoscere i campi di compilazione sia su desktop che su smartphone ma è sicuramente sulla buona strada per essere una delle migliori alternative in questo campo insieme a Bitwarden.
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